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venerdì 30 dicembre 2011

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domenica 25 dicembre 2011

CLASSI POLLAIO: IL CODACONS PUBBLICA LE AULE FUORILEGGE


 Sono circa 13.500 gli istituti scolastici, le cui aule sono "classi pollaio”, ossia non possono ospitare un numero eccessivo di studenti rispetto alle dimensioni delle stesse aule.
Il dato è contenuto nel “Piano nazionale per la messa in sicurezza delle scuole italiane” redatto dal Miur e pubblicato da Codacons su www.carlorienzi.it
Per essere considerate “classi pollaio” – scrive lo stesso Codacons in un comunicato stampa – devono verificarsi le seguenti condizioni:

1) classi formate con più di 25 alunni;
2) classi formate in aule con dimensioni inferiori a 45 mq netti (48 per le superiori) + 2 mq netti per ogni persona presente in aula diversa dall'alunno (insegnante di sostegno, esperto esterno, compresenza, ecc) e con numero di alunni superiori ai 25;
3) classi formate con qualsiasi numero di alunni ai quali non viene garantito l'indice minimo di 1,80 mq netti procapite (materne, elementari e medie) e di 1,96 mq netti procapite per le superiori;
4) classi formate da più di 25 alunni in aule con superficie inferiore ai 45/50 mq netti.

Ebbene, dopo la class action avviata dall’associazione e la sentenza favorevole del Consiglio di Stato, il Miur è stato costretto a pubblicare il documento, con l’elenco delle scuole con classi non a norma. Secondo l’elenco sono dunque circa 13.500 le scuole con aule fuorilegge.
Ma non solo: secondo il Codacons, da questa situazione potrebbero trarre beneficio i moltissimi precari della scuola. Infatti, “sulla base di questo elenco i precari del settore scuola possono sperare di non essere licenziati a causa dell'aumento di alunni per classe e conseguente contrazione dell'organico, e possono mobilitarsi per ottenere il contratto di lavoro a tempo indeterminato”.


domenica 18 dicembre 2011

Aspettando il Natale




Festa fragile quella del Natale, amata da tutti ma esposta a malintesi e stravolgimenti, vittima di facili assimilazioni e riduzioni ora a opportunità consumistica tra le tante, ora a emblema socio-culturale di radici smarrite. Così nelle nostre società del benessere assistiamo impotenti allo scatenarsi di una frenesia commerciale che usa il Natale come pretesto, oppure ne vediamo la simbologia banalizzata a fenomeno da stagione invernale, dimenticandoci che nell’emisfero sud i cristiani celebrano lo stesso mistero senza contorno di freddo e gelo. O ancora, assistiamo oggi a dispute insolite su linguaggi simbolici che offenderebbero altre tradizioni religiose, quando è il messaggio cristiano stesso a patire se ridotto soltanto a canzoncine, alberi decorati o festoni colorati.



Solo la semplicità della festa, fa sentire che quel giorno è diverso, non perché così dice il calendario dei negozi, non perché lo abbiamo ricoperto d´oro, ma perché abbiamo saputo guardare noi stessi, gli altri, la realtà con occhio diverso, con uno sguardo predisposto a scorgere il bene nascosto in chi amiamo, perché abbiamo saputo essere autenticamente noi stessi, desiderosi di amare e di essere amati.


Sì, Natale è davvero festa quando l´amore trova spazio e tempo per essere narrato, semplicemente.

Tanti auguri di BUON NATALE a tutti voi.

giovedì 1 dicembre 2011

Quale LIM in classe?



Alcune caratteristiche che ne rendono più efficace l’utilizzo didattico della LIM in classe:
  • LIM con una diagonale di almeno 77 pollici appesa al muro, meglio se di fianco alla lavagna tradizionale
  • videoproiettore a focale corta posizionato sulla lavagna con una staffa perpendicolare alla LIM
  • PC portatile
  • collegamento a Internet, meglio se wireless
  • casse acustiche di almeno 20 Watt
Le LIM a confronto
Marca
Tecnologia
Sistemi operativi
Software in dotazione
Distributore per l’Italiahttp://www.intervideosrl.com/default.asp
Resistiva
Windows 2000, Xp o Windows Vista
Mac OS X versione 10.4 o superiore
Linux Kernel versione 2.6 o superiore, X Window System™ versione 11 release 6 o superiore
SMARTBoard™ software, incluso Notebook (per la preparazione delle lezioni)
Promethean
Distributore per l’Italia
Elettromagnetica
Windows 98/2000/XP/Vista,
Mac OS 10.4.11 e versioni successive,
Linux Ubuntu
ActivInspire che comprende ActivePrimary, versione del software studiata per i bambini più piccoli
Interwrite
Distributore per l’Italia
Elettromagnetica
Windows 98/2000/XP/Vista,
Mac OS versione 10.4.x
Tiger e Linux kernel c. 2.6.x.
Interwrite Workspace (tre modalità di utilizzo: Interattiva/Ufficio/Lavagna)
Hitachi
A infrarossi
Compatibile con Windows Me, 2000, XP, Vista
MAC
Linux
StarBoard Software
Mimio
A infrarossi e ultrasuoni
Windows 98 o XP
Software Mimio Studio (in inglese)
Sahara Cleverboard3
A infrarossi e ultrasuoni (Sahara produce anche modelli a superficie resistiva)
Windows 2000/ XP
Lynx PDI Educational Software (in inglese)






Tre precisazioni


1. In questa scheda sono messe a confronto varie marche di LIM anche se occorre osservare che la casa produttrice indicata può avere diversi modelli che variano in prestazioni, prezzi e configurazioni tecniche.


2. I software delle LIM, in generale, hanno strumenti e funzioni comuni
penne ed evidenziatori di diversi colori, spessori e tratti
gomme di varie dimensioni
collegamenti esterni ed interni al documento
scrittura e riconoscimento testo (in molti casi anche forme)
librerie di sfondi, immagini, suoni, video
cattura schermo
registrazione delle schermate della lezione


I software si differenziano per ricchezza di:
librerie di oggetti multimediali
strumenti e funzioni: agli strumenti standard, si aggiungono goniometro, compasso, righello, calcolatrice “avanzata”, orologio, possibilità di registrare le lezioni…; spesso quando le case produttrici sviluppano nuovi strumenti per il software in dotazione, rendono scaricabili gli aggiornamenti sui loro siti


3. I software salvano i file in formati diversi: .flp, .yar, .ink rendendo molto difficile lo scambio di attività didattiche realizzate su LIM di differenti marche, anche se qualche casa produttrice inizia a interfacciarsi con le altre (es. Promethean “legge” i file Smart)



Quale tecnologia?


In base alla tecnologia impiegata, è possibile attualmente classificare sei tipi di lavagne interattive multimediali:

1. elettromagnetica;

2. analogico-resistiva;

3. ottica basata sull’infrarosso;

4. laser;

5. ultrasonica;

6. basata su tecniche di riconoscimento delle immagini.

Le più utilizzate sono sicuramente quella elettromagnetica; resistiva e a triangolazione (laser, infrarosso...).

Sempre in base alla tecnologia adottata, può essere necessario usare degli appositi pennarelli, oppure si può interagire con il computer semplicemente toccando la lavagna con le dita.

Analizzando le caratteristiche ed i vantaggi dei vari modelli, ciascuno può individuare la lavagna interattiva più idonea al suo caso.

Passiamo in rassegna le tecnologie più diffuse dal punto di vista dei vantaggi e svantaggi d’uso che l’insegnante può incontrare.


Elettromagnetica


La tecnologia a induzione elettromagnetica garantisce alle lavagne:

- un’elevata risoluzione;

- la possibilità di effettuare annotazioni con estrema precisione;

- un’elevata velocità di traccia;

- una superficie di lavoro estremamente resistente e duratura nel tempo.

Le lavagne interattive che sfruttano la tecnologia elettromagnetica contengono, nella parte posteriore della loro superficie esterna, una griglia cablata che interagisce con le penne per determinare le coordinate identificative della traccia scritta.

La penna contiene infatti un "transponder", ovvero un chip per la localizzazione simile ad un GPS che, al contatto con la griglia digitalizzata, emette un segnale elettrico.

Il segnale viene inviato al computer che lo decodifica in termini di coordinate X e Y, quindi determina esattamente la posizione della penna sulla superficie e riproduce il tratto scritto.

Con le lavagne a tecnologia elettromagnetica è possibile avere una simulazione totale dell’uso del mouse (click, drag & drop, click destro).

Ad esempio, in molte LIM il clic destro del mouse è rappresentato dalla pressione di due punti vicini tra loro; una gesture facilmente effettuabile con due dita.


Analogico-resistiva


Le lavagne che utilizzano tecnologia analogico resistiva presentano:

- una buona velocità di risposta in modalità interattiva, sebbene inferiore rispetto alle tecnologie elettromagnetica e a triangolazione;

- un ottimo grado di risoluzione, di linearità e sensibilità al tocco delle dita, superiore rispetto alla tecnologia elettromagnetica e a triangolazione;

- un basso grado di robustezza ad impatti violenti, graffi o atti accidentali.

Queste lavagne sono composte internamente da due strati flessibili, rivestiti con materiale resistivo e divisi fra loro da un sottilissimo strato d’aria. Al tocco delle dita sulla superficie esterna, il piccolo gap di aria tra i due strati resistivi viene a mancare, creando così un segnale elettrico che è inviato al controller della lavagna.

Tramite questa tecnologia è possibile effettuare un solo tocco per volta; l’esecuzione di azioni in modalità multitouch (cioè l’uso contemporaneo di due mani o da parte di più persone) risulta pertanto limitata.

Chiaramente, le azioni sono eseguibili anche mediante tocco singolo; risultano soltanto più difficili da riprodurre correttamente e più complesse da controllare.


A triangolazione


Le lavagne che sfruttano la tecnologia a triangolazione presentano:

- un’ottima velocità di risposta laddove impiegate in modalità "touchscreen";

- la possibilità di funzionare anche senza proiettore (a mo’ di lavagna tradizionale);

- una robustezza rispetto a impatti violenti, atti vandalici, graffi, uso accidentale di solventi, superiore a quella delle altre tipologie;

- una discreta qualità di risoluzione, di linearità e sensibilità al tocco.

Nello specifico, nelle lavagne di tipo ottico, la scrittura o il tocco delle dita sulla superficie genera un riflesso di luce infrarossa che viene catturato da un sensore, solitamente incorporato nella cornice che fa da perimetro allo schermo. Il sensore invia quindi al software le informazioni relative all’evento intercorso. Il software della LIM, sulla base dei dati ricevuti, calcola quindi la locazione esatta in cui è avvenuto l’evento ed esegue l’azione prevista.

Nelle lavagne con tecnologia laser, invece, quattro laser infrarossi sono situati nei quattro angoli della lavagna. Per questo le penne o gli altri strumenti a disposizione utilizzati con questa tecnologia presentano sulla superficie che va a contatto con lo schermo un materiale lucido, tale da riflettere il fascio di luce e farlo tornare alla sorgente, rendendo così possibile il riconoscimento delle coordinate relative al punto di tocco.